La withania somnifera conosciuta tramite l’Ayurveda anche col nome di ashwaganda è una pianta originaria dell’India dove si dice da tempo immemore che fornisca la forza di un cavallo, da qui appunto il nome di ashwaganda, (l’odore del cavallo); tra i vari pseudonimi, vi è anche quello di ginseng indiano e winter cherry, (ciliegio d’inverno).

Le parti perlopiù utilizzate sono le radici, dove risiedono di fatto, i principi attivi più importanti e per cui la pianta è rinomata; un loro estratto veniva utilizzato già 3.000 anni fa proprio nella medicina ayurvedica.

I principi attivi più importanti si differenziano in witanolidi, (chimicamente sono lattoni non steroidei, esclusivi della pianta), che sono essenzialmente ad effetto antinfiammatorio; gli alcaloidi, withanina, withaninina, e la withansomnina (quest’ultima favorirebbe la qualità del sonno), infine alcuni amminoacidi essenziali e polisaccaridi funzionali. I principi attivi vengono estratti, mediante lavorazioni che utilizzano l’acqua.

Una delle molecole più particolari che la withania contiene è senza dubbio la withanina, sino ad oggi è stata trovata solo in questa pianta; si tratta di una molecola di natura lipidica, che condivide la sua struttura con quella del colesterolo (pur non essendo di origine animale). Proprio in virtù di questa sua struttura molto simile ad alcuni ormoni, la withanina riesce a interferire con quei fenomeni biologici associati allo stress e al malessere, favorendo dunque il rilascio di molecole associate al buonumore; è quindi grazie a queste caratteristiche che la Withania è stata inserita tra gli adattogeni, ossia tutti quei composti o i suoi metaboliti che sono in grado di aumentare la resistenza dell’organismo agli stress che provengono dall’esterno.

La polvere della radice si presenta con un colore chiaro tra il beige e il grigio, ed  è generalmente di qualità fine; ha un gusto vagamente nocciolato. Può essere consumata tale e quale oppure incapsulata. I dosaggi dipendono dalle problematiche a cui viene destinata e dalla formulazione del prodotto, va da se che la polvere ottenuta dalla radice non è la polvere di un estratto titolato ad esempio al 5%, che è più concentrato; diciamo che generalmente le dosi più frequenti sono quelle di 3 g. di radice polverizzata due volte al giorno. Per quanto riguarda gli estratti titolati invece, come questo in esame, un buon dosaggio è quello di 0.60 g. o 1 g. al giorno. Ricordiamo come le caratteristiche organolettiche (colore e finezza della polvere), di tutti gli estratti secchi in genere, dipendono sempre dalla qualità della pianta, dal tipo di lavorazione effettuata su essa, dal metodo di estrazione e dai solventi utilizzati (per lo più acqua ed etanolo).

Utilizzi: aumenta l’energia vitale. Migliora l’umore ed è quindi indicata anche nei casi di depressione. Supporta il sistema immunitario sia maschile che femminile in caso di stress. Calma la mente e aiuta a focalizzare i processi mentali donando lucidità e aiuta a mantenere le articolazioni sane. Ha alcune proprietà anabolizzanti, favorendo la muscolatura, (massa magra) ovviamente come coadiuvante dell’esercizio fisico. A tal proposito è bene aggiungere che trova largo impiego in tutta una serie di malattie compresa ad esempio la sciatalgia e tutte quelle patologie che necessitano di una buona tonicità muscolare pur mantenendo l’apparato rilassato, (uno dei riflessi del dolore neuropatico da sciatalgia è quasi sempre quello di irrigidire la parte, in genere il gluteo o la gamba, generando contratture); è  in questi casi che la withania con la particolare qualità tutta sua, di agire nella muscolatura striata rilassandola, ci viene in aiuto, dose dipendente, al pari di rilassanti muscolari di sintesi. Inoltre grazie alle sue capacità antinfiammatorie in qualità di coadiuvante, aiuta gli edemi a ridursi e i nervi a disinfiammarsi; va detto che la sciatalgia è una malattia invalidante per cui non possiamo certo dire che la withania basti da sola, contro l’infiammazione, ma considerata la sua azione nel rilassare le parti mantenendo un buon tono muscolare, questo fatto di essere anche antinfiammatoria non può che essere di aiuto, soprattutto considerando che i così detti miorilassanti non hanno in genere azione antiflogistica, per non parlare dei pericolosi effetti collaterali e secondari che generano. La Withania inoltre è ottima come fitoterapico che potenzia e perfeziona altri estratti secchi vegetali, nei loro effetti.

In virtù di queste particolarità trova anche impiego soprattutto in associazione ad altri fitoterapici o sostanze semi sintetiche, oltre che nelle neuropatie prevenendo contratture e grazie al suo potere sedativo a ridurre l’impatto della malattia, anche come aiuto nelle depressioni. In pratica si comporta da antidepressivo, senza però in qualche modo sedare la mente, al contrario migliorando le capacità mentali e migliorando oltretutto l’umore, il tutto senza intaccare la soglia del così detto stato di vigilanza, prerogativa molto importante per chi deve eseguire lavori particolari o è alla guida di veicoli. L’ashwaganda viene menzionata spesso tra i bodybuilder e nel mondo delle palestre, dove ne conoscono ampiamente le caratteristiche. 

Evitare l’uso dell’estratto di Ashwaganda in gravidanza. Consultare sempre il proprio medico di fiducia.

Confezionata in busta di plastica trasparente per alimenti chiusa con saldatura, inserita in busta di alluminio con zip richiudibile.