Dal caffè (e ci sono centinaia di varietà), viene estratta una sostanza, un alcaloide, (come lo sono la stricnina, l’atropina, la morfina e la nicotina) per la precisione appartenente al gruppo degli alcaloidi purinici, come ad esempio la teofillina presente nel the e la teobromina nel cacao. Nel caffè invece è presente una metilxantina che si chiama appunto caffeina, conosciuta e consumata ormai in tutto il mondo, sia tramite la bevanda caffè (quello da moka contiene più caffeina dell’espresso del bar) e altre bevande come l’erba mate, il guaranà, la cola, ma anche la conosciutissima bevanda coca cola,(che contempla anch’essa tracce di caffeina) e, altri prodotti noti come energy drink..

La caffeina anidra, è la forma disidratata della caffeina. Sta diventando un integratore sempre più popolare tra gli atleti, come anche tra coloro che hanno l’obbiettivo di perdere peso; la caffeina anidra è inoltre presente in molte barrette energetiche. Si sconsiglia l’assunzione di integratori di caffeina prima di prestazioni atletiche/sportive, ma è consentito sorseggiare una tazzina di caffè come alimentazione usuale giornaliera. 

Il prodotto qui presentato, è una polvere bianca cristallina, solubile in acqua bollente, con titolazione del 99% in caffeina, risultato da processi di laboratorio a partire dall'acido cianoacetico. La caffeina è il “ farmaco stimolante” più usato e forse più noto al mondo, il suo effetto positivo sul cervello è conosciutissimo; è altresì nota ad esempio, per alleviare la fatica fisica e mentale e migliorare la concentrazione e l’attenzione, ma non è esente da effetti collaterali. La caffeina, sia quella assunta attraverso la bevanda caffè o attraverso integratori alimentari, agisce a livello cerebrale in contrapposizione all’adenosina, un neurotrasmettitore, che ha effetto rilassante anche sul cuore. In sostanza la caffeina mette in circolo adrenalina e noradrenalina, producendo una molteplice azione stimolante: 

aumenta l’apporto di sangue al cuore, di conseguenza 

aumenta il flusso di sangue ai tessuti e organi (muscoli e pelle);

aumenta la pressione arteriosa;

aumenta il metabolismo cellulare;

aumenta così la presenza di zuccheri e grassi nel sangue;

diminuisce il senso di fame e la percezione di fatica.

Potrebbe sembrare in un primo momento una sostanza davvero ottimale, soprattutto per l’aspetto dimagrante, e la vitalità fisico-mentale, ma in realtà dobbiamo tener conto che non sempre la caffeina funziona, perchè la predisposizione individuale, la velocità di metabolizzazione (da 5 minuti a 6 ore) e l’ASSUEFAZIONE a tale sostanza, spesso non danno i risultati decantati o sperati, limitandosi talvolta ad evidenziare effetti indesiderati, come l’aumentare della pressione arteriosa e l’aritmia cardiaca.

E’ comunque un dato da sottolineare che la caffeina ha potere stimolante a livello muscolare e aumenta la resistenza agli sforzi fisici, come pure l’incremento di vigilanza e velocità di ragionamento, se assunta per brevi periodi; diversamente se assunta per più di due mesi, si può incorrere in assuefazione e, minore o nessuna rispondenza da parte del fisico. Molti studi hanno dimostrato il valore di questa sostanza, che non necessariamente va assunta in dosi elevate, anzi al contrario, si è constatato che un apporto medio, esplica il maggior beneficio. Il dosaggio consigliato e per il quale è indispensabile il consulto medico va da un minimo di 80/200 mg. al giorno ad un massimo di 600 mg. Dosaggi superiori possono essere letali. 

La caffeina è soggetto di studio costantemente, in passato come ai giorni nostri. A tal proposito è doveroso ricordare gli studi e le esperienze sul campo effettuati dal Dott. Gerson durante la seconda guerra mondiale. Venutosi a trovare senza medicinali adeguati, sottoponeva i feriti ad enteroclismi (clisteri) di caffè, ottenendo un buon effetto analgesico, un positivo riscontro sull’umore, una purificazione profonda del fegato, cistifellia e intestino. Questa è una tecnica ancora oggi usata nella clinica del Dott. Gerson per la cura dei pazienti colpiti da tumori; anche il Dott. Nader Butto utilizza tale metodo applicandolo alle più varie patologie. La semplicità di questa tecnica di somministrazione della caffeina usando il caffè e, il suo inverso quanto anomalo percorso attraverso il corpo, fa si che possa essere utilizzata anche a livello casalingo, per migliorare il proprio stato di salute o in presenza di problematiche. (E’ consigliabile il consulto medico).

Anche in ambito cosmetico è molto utilizzata la caffeina anidra, principalmente in prodotti anti cellulite, sfruttandone l’azione drenante e la capacità di ridurre i depositi di grasso sottocutanei. E’ utilizzata anche in prodotti contorno occhi, per ridurre occhiaie e gonfiori. Gli anti-ossidanti e le proprietà antiinfiammatorie contenuti nella caffeina sono usati per creare creme anti età e anti acne. Si utilizza la caffeina anidra, sciogliendola in acqua calda (90°) in fase acquosa, in percentuale dello 0,5  o 1% non superare il 2%. A pH 5 la caffeina si scioglie meglio.

Caffeina anidra confezionata in busta di plastica per alimenti, sigillata, inserita in busta di alluminio con chiusura a zip richiudibile.