Gli ISOFLAVONI della SOIA appartengono alla categoria dei fitoestrogeni, sostanze di origine vegetale simili agli estrogeni endogeni, che hanno pari struttura e funzionalità. Gli estrogeni sono prodotti principalmente dall’organismo femminile, ma anche in quello maschile, che ne produce un quantità minima utile nell’equilibrio degli androgeni (testosterone, androstenedione, dhea, diidrotestosterone ecc..)

Gli isoflavoni possiedono un’attività ormonale molto debole, questo fa si che legandosi ai recettori estrogenici, li tengono occupati e non permettono il legame con gli estrogeni endogeni. Questo meccanismo d’azione risulta molto utile in tutti quei casi dove l’attività e la quantità degli estrogeni va tenuta sotto stretto controllo, in particolare in età fertile e contro i tumori. Ricerche rivelano che le neoplasie sono più frequenti nelle donne con elevati livelli di questi ormoni, perciò la presenza di fitoestrogeni porta ad una sorta di equilibrio del profilo ormonale.  In natura gli isoflavoni si trovano principalmente nella soia (semi) e in altri legumi (nelle fave, nei ceci e nelle lenticchie), nei cereali integrali, nel finocchio e nel trifoglio.

Si è rilevato, presso diverse popolazioni asiatiche ad alto consumo di soia, il ridotto tasso di tumori nelle donne, un miglior controllo del colesterolo e soprattutto una minore incidenza dell’osteoporosi in menopausa. Uno dei principali isoflavoni della soia è la genisteina, che ha dimostrato efficacia nel ridurre la crescita dei vasi sanguigni che nutrono i tumori. Alcuni studiosi collegano questo aspetto alla minore incidenza di tumori alla prostata negli uomini che consumano alte quantità di soia.

Gli isoflavoni della soia possono essere assunti in concomitanza con altre erbe ad azione simile o sinergica, e con eventuali farmaci. Alcune erbe, quali ad esempio la maca andina, la damiana e l’agnocasto assunte con gli isoflavoni della soia esplicano un’azione più profonda e duratura. I principali isoflavoni della soia sono la genisteina ( 70% circa), la daidzeina (circa il 25%) e la gliciteina (circa il 5%)

Naturalmente sarà opportuno un confronto con il proprio medico, al fine di fugare eventuali dubbi anche riguardo l’interazione con altri farmaci eventualmente assunti. Tra gli effetti più importanti che vengono attribuiti agli isoflavoni rientrano, la protezione dei recettori degli estrogeni, la riduzione degli effetti collaterali della menopausa, la riduzione dei livelli del colesterolo e la protezione delle cellule dell'organismo dal danno ossidativo.

Gli isoflavoni non hanno particolari controindicazioni, sono generalmente ben tollerati, in alcuni e rari casi la loro assunzione può comportare  l’insorgenza di mal di stomaco o nausea. Si sconsiglia di superare gli 80 mg di ginisteina giornalieri, ma in base alla titolazione questo dosaggio sale di molto; una titolazione come quella del prodotto in oggetto, al 40% ci porta ad assumere una dose giornaliera di circa 400 mg/500 mg di polvere.

Confezionato in busta in plastica trasparente, per alimenti, sigillata e inserite in sacchetto di alluminio plastificato con chiusura a zip richiudibile.